BMM
a fashion magazine
Fritto misto per l'estate
Diario di un giorno in
Riviera Romagnola.
Istantanee, frammenti della
bella stagione
tra Rimini e Riccione.
Rovesciati sulla pagina come
frittura di pesce.
di Paolo Ruggiero
I prezzi aggiornati sulle foto dei gelati. La
“pre-carburazione” al bar. Il ventilatore da soffitto a tre pale. Il
"tra due giorni a quest'ora sono a Formentera". L'accendino bic
tropicale.
La battuta sincera della cameriera. Il gin tonic
carico che ne basta uno.
La voce di John Lennon che la canta ancora una volta.
Il temporale senza preavviso e le camicie stese.
Il gioco delle tre carte sparito in un lampo dal
marciapiede. Le proporzioni sballate del Mojito. L'occhiata egoista
della cubista. Il barman acrobatico che azzecca il lancio.
Il saldo momentaneamente non disponibile. La piramide
dei bestseller in brossura.
Le sparatorie in surround in sala giochi. Il
parcheggio “scusate-state-uscendo?”.
Lo scontrino a pallina per terra.
Il minimo a schiocchi dell'Harley allo stop. Il buttadentro che gli ha
bocciato le scarpe. Il gioco-di-sguardi all'aperitivo. L'internet point
appena disinfettato.
Il cestino dove tutti stanno gettando lo stesso
flyer. I jeans dieselgasguru dentro il camerino. Il sandalo dondolato in
punta di piede. La rima col pennarello nero sul faro.
La cabina telefonica con l'adesivo del 1999. Il giocattolo ammaccato dal bambino.
La riduzione per il Matilda.
Riccione, incrocio con Viale Ceccarini
La super-summer-card attivata. La tirata di capelli
della mamma. La Uittòn taroccata.
Il nuovo smartphone in offerta. La custodia
leopardata bucata. La seconda beck's alla Duna degli Orsi. Il navigatore
satellitare che non si accende. La pierre che dice è-amico-mio.
Il borbottio dell'Evinrude fuoribordo. Le quattro
marmitte del biemmevu. Il bicchiere mezzo pieno sul bancone del Rock
Island. Gli alogeni a giorno in Viale Ceccarini. La diretta radiofonica.
Il rossetto dark della scrittrice Santacroce. I
nuovi gusti dei gelati Magnum.
La due posti in edizione limitata. Il sorbetto prima
del conto alla Campaza. La pierre con il lucidalabbra nello specchietto
di cortesia.
Il sorriso contemporaneo delle due lituane.
La maschera teatrale del trans. Il neon viola duplicato dalla vetrina.
La trasferta in quattro da Bologna. Il campeggio tra amiche del cuore.
Le due trecce fuori tempo massimo della quarantacinquenne.
L'addominale preparato durante l'inverno.
L'inchiodata prolungata ma senza botto. La prova delle suonerie
polifoniche con i piedi nell'acqua. Il calamaro che sa un po' di
elastico.
La testa che spunta dal tettuccio apribile. Il
numero di cellulare falso (dettato). Il numero di cellulare falso
(memorizzato). Il numero di cellulare vero.
L'"utente non è momentaneamente disponibile". Il
bacio alla nicotina. Il carro attrezzi per la rimozione. La domanda
“come era messo?” che rimbalza tra le amiche. Le risate eccitate che
cadono dalla finestra al primo piano. La moglie sorridente dentro al
negozio.
Il camper tedesco con la targa ungherese. Il
compagno delle superiori “anche tu qui?”. La gangbang in di-vu-dì. La
ragazza che parlotta all'orecchio dell'amica. L’amica che punta il
gruppetto e sorride. La "balotta" dei lombardi con gli occhi nervosi da
"bamba". La zaffata di "gangia" che proviene dal terrazzino. Il silenzio
del marito alla cassa.
La moglie che fissa il pesce blu cobalto dentro
l'acquario.
Le due pizze sul tavolo lasciate a metà. L'impennata
improvvisa del CBR. Le gambe a morsa della tipa dietro. Il contagiri
sfiammato fino a novemila giri. La fifa sulla schiena della tipa dietro.
Il risciò che suona il campanello. Gli oblò dell'HotelMissSixty.
La presentazione all'aperto con le occhiaie
dell'autore. I compiti per le vacanze in cucina. La rabbia delle cicale
all’ora di pranzo.
Il portafoglio con dieci euro trovato per terra. La
copertina dell'ultimo di Fabio Volo. L'apparizione della velina a
MilanoMarittima. La tipina col fidanzato che guarda il suo amico.
La sigaretta accesa davanti al Pineta. Il profumo di
shampoo delle due allumeuses in fila. La festa disertata dalle ragazze
in spiaggia. La rissa scattata in mezzo alla pista e subito sedata.
La curva presa larga dalla corriera. Il lampeggiante
silenzioso della pantera. Il profilattico usato sulla panchina del
porto. Le antipanico del locale aperte sul retro. Il rooon del
generatore nel portocanale.
Il concerto gratuito domani sera. L'ultimo gossip in
diretta da Porto Cervo. La pelle d'oca per l'acuto sostenuto della
cantante. Il vento che sbatte lo spinnaker arrotolato. Il megafono
amichevole del battello turistico. La mazurka senza pensieri con lo
stomaco pieno.
Il buono sconto per la pizza sul parabrezza (che
sembra una multa). Il coccio della boccia contro il muretto. L'urletto
accattivante dell'istruttrice di acquagym. La fila per il secondo giro
sulle montagne russe. La mano sulla coscia in coda in auto.
Il Coconuts che fa partire la prima track-list. La
diciassettenne sul lungomare con mamma e papà. Lo scooter con la
marmitta non omologata. La cartolina con il cielo ritoccato. Il volo
rovesciato del pilota acrobatico.
Il camioncino con i fustoni di birra per il bar. La
frittura ottima che ne prendo un'altra. Il selfie sotto la minigonna con
il dettaglio per chi arriva nel weekend.
Il ghiaccio del climatizzatore in farmacia. Il mal
di testa dài andate voi rimango a casa.
Lo slalom ipnotico dei rollerblade. I bassi
equalizzati in piadineria. L’amico che lo riportano a spalla. La bambina
che ha perduto i genitori in spiaggia. La partita di beach volley al
tramonto. Le bolle di sapone verso il lampione. L'insalata di riso
brinata nel frigo.
I genitori che ritrovano la bambina al bar. Lo
scarico del lavandino diretto nell’Adriatico. Il rutto del guappo alla
tipa che non si gira. Il vecchio sull'ape piaggio che se ne frega di
tutto.
Articolo pubblicato nell'estate 2007
sul mensile di urban cultures in grande formato BMM.
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