di Paolo Ruggiero
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ANDREA G. PINKETTSscrittore Mete d'Elite, ottobre 2005 Cosa ne pensi degli aperitivi? «Ci si va per incontrarsi. E poi perché forse è un contraltare, un riscatto nei confronti di quel momento terribile
che è la pausa pranzo».
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MARCO PACORI psicologo e psicoterapeuta
Dossier Puglia, settembre 2005
Si attraggono maggiormente "gli opposti" oppure si
cercano e si trovano più spesso le persone simili, per ceto sociale,
interessi, cultura?
Perché?
«Perché sono più "facili".
Spesso in questi matrimoni l’età del maschio è di molto maggiore
rispetto a quella della ragazza. Ciò che le donne non trovano
desiderabile nella nostra società - per esempio un’eccessiva differenza
di età - è estremamente appetibile per una donna straniera che
sposandosi acquisirebbe uno status che non ha».
Uno scambio: la "freschezza" in cambio della cittadinanza...
«Esatto. E si tratta di un
fenomeno in crescita. Però una di queste unioni su tre non dura, e
quando dura spesso resiste con difficoltà».
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EDMONDO BERSELLI editorialista e scrittore
Svela Modena, dicembre 2005
Cosa è rimasto oggi dell’antica rivalità tra modenesi e bolognesi?
«Rimangono
sentimenti di rivalità molto moderati che si esprimono, che so, sul
calcio, oppure attraverso il piccolo sfottò quotidiano. Siccome i
modenesi storicamente hanno avuto questa grande capacità di maneggiare
attrezzi, di realizzare cose meccaniche, hanno sempre guardato un po' di
sbieco, di traverso alla Bologna professionale, diplomatica, grassa,
colta. Ma è comprensibile: Bologna già nel Medioevo era uno snodo di
traffici, commerci, culture.
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ANGELO FERRACUTI reporter e scrittore
Svela Marche
Hai descritto la noia che può capitare di avvertire a volte se si vive in provincia. Che dire della città, invece?
«Forse in una metropoli uno può nascondersi meglio, ma la
solitudine e più ingombrante che in un posto piccolo.
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MARGHERITA HACKastrofisica marzo 2005 Foto tratta dallo spettacolo "Variazioni sul cielo", di Sandra Cavallini e Fabio Massimo Iacquone, con la partecipazione di Margherita Hack.
Abbiamo chiesto a Margherita Hack perché l’attenzione dei media sull’universo è così diradata: «C’è poco interesse per la scienza in generale. Si parla soprattutto di tecnologia. Ma senza la ricerca scientifica non avremmo nemmeno le innovazioni tecnologiche».
Margherita Hack rispose al telefono a questa domanda, con la sua bellissima voce, nell'ambito di un articolo sullo spettacolo teatrale Variazioni sul cielo di Sandra Cavallini e Fabio Massimo Iacquone, che vedeva la presenza in scena della grande astrofisica. Lo spettacolo era tratto dal suo libro Sette variazioni su cielo (Raffaello Cortina Editore, 1999). Margherita Hack è mancata il 29 giugno 2013. E se ne sente la mancanza.
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