Lignano Sabbiadoro, marzo
I pini piegati in pose beffarde,
gli stabilimenti balneari
come astronavi abbandonate sul litorale,
le serrande delle villette lontane nel buio,
dal colore di plastica opaca,
poi le lattine solo di qualche mese prima
ma già antiche, sverniciate,
a 'decorare' la sabbia qui e là:
erano questi segni che, non molto lontano dalla riva,
attraevano la mia attenzione.
Il mare è sempre diverso ma è sempre lo stesso;
sono le cose che gli sono state sparse attorno
- capisco - che hanno il potere di fissarne una porzione
nella mappa personale dei ricordi.
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